Vitamina D Cose che forse non sapete
Cose che forse non sapete sulla Vitamina D. Prima di tutto perché parlarne proprio ora che, aumentando l’esposizione al sole, dovrebbe servire meno integrarla? Perché non è sempre così. In realtà su quanto e quando occorra esporsi al sole per fabbricarne quantità sufficienti ci sono opinioni discordanti.
Cose che forse non sapete sulla Vitamina D
Prima di tutto perché parlarne proprio ora che, aumentando
l’esposizione al sole dovrebbe servire meno integrarla?
Perché non è sempre così. In realtà su quanto e quando occorra esporsi al sole
per fabbricarne quantità sufficienti ci sono opinioni discordanti. Alcuni fatti
sono abbastanza certi: l’inclinazione ottimale dei raggi alle nostre latitudini
si verifica tra giugno e settembre. Maggiore è la quantità di pelle esposta,
maggiore è la produzione. Per pelle esposta si intende non coperta da
indumenti, ma neppure da filtri solari.
Purtroppo sappiamo che, per altri motivi, esporsi troppo a lungo e senza
protezioni non sempre è raccomandabile. Ne parleremo a breve in un video
dedicato.
Come indicazione media generale, possiamo ricevere un buon apporto con
un’esposizione di circa mezz’ora al giorno con almeno il 50% di pelle scoperta
e senza protezione solare.
Ma se questo può essere sufficiente o meno, dipende da qual è il nostro livello di partenza e quindi il miglior modo per saperlo è misurarla anche d’estate.
Perché? Perché la presenza della quantità sufficiente e nella
forma attiva è fondamentale per tantissimi aspetti della nostra salute, fisica
e mentale. Salute del sistema
immunitario che significa non solo difesa da virus e batteri, ma anche da
reazioni di autoimmunità come spiacevoli e inspiegabili eruzioni cutanee,
disturbi intestinali, allergie. La vitamina D aiuta a combattere
l’infiammazione, anche quella di basso grado, che non viene rivelata dagli
esami classici (PCR), ma che può spiegare tanti malesseri come la stanchezza
immotivata, a volte fin dal mattino, il viso stanco e un invecchiamento più
rapido e precoce.
E poi la perdita di massa ossea e muscolare. Se soffrite spesso di dolori sia
muscolari che articolari è molto facile che i vostri livelli di vitamina D
siano bassi.
Il tono dell’umore: uno dei motivi per cui ci si sente meglio d’estate, con più
energia, più voglia di fare è anche la maggiore produzione di vitamina D
E allora come stabilire il livello corretto e cosa misurare?
Il valore di riferimento è la vitD di deposito (calcidiolo). Si misura in UI (unità internazionali), sotto 20 è carenza; sotto i 10 carenza grave; tra 20 e 30 insufficienza; dai 30 in su nella norma. Ma un buon valore è olre i 50 fino anche a 100, meglio non oltre. Si può misurare anche in mcg, 40UI = 1mcg
Di solito si misura la 25
idrossi vit D3 o calcidiolo,
questa di deposito, ma inattiva. Viene attivata prevalentemente a livello
renale trasformandosi in calcitriolo o 1,25 diidrossivitamina d3.
Questo valore è fondamentale, perché possiamo avere un deposito alto, ma se il
calcitriolo (forma attiva) è basso, vuol dire che il nostro organismo non ne
trasforma abbastanza. Pare ci sia una forma di resistenza, un po’ simile a
quella insulinica nel diabete. In questo caso è di grande aiuto assumere tanto
magnesio nelle forme attive (cioè organiche).
L’altro valore fondamentale da misurare è il paratormone (pth), un altro ormone che si trova in bilancia con la vitD, infatti svolge azione contraria. La vitD aumenta l’assorbimento intestinale del calcio e ne rallenta l’escrezione renale, favorendone il deposito nelle ossa che sono la nostra “banca” del calcio. Il paratormone svolge il ruolo contrario provvedendo a togliere il calcio dalle ossa quando se ne rileva carenza in altri distretti. Se il paratormone è troppo alto vuol dire che la quantità di vitD è insufficiente. Si considerano livelli normali da 15 a 65 pg/ml (picogrammi per millilitro. In realtà pare che il valore più raccomandabile sia al di sotto dei 25. Quindi se la vitD è sopra i 50, ma il pth si avvicina alla soglia massima potrebbe essere utile integrarla.
Naturalmente in presenza di valori oltre i 65, è bene sentire il vostro medico, per escludere altri possibili significati.
Anche per sapere quanta vitD integrare, potete rivolgervi al vostro medico.In generale una buona integrazione è da 2000 a 4000 unità al giorno.
Deve essere in olio, meglio extra vergine di oliva. Da
quando è stata prodotta abbiamo adottato la preparazione di Selerbe in olio
d’oliva. Sono perline piccole, facilmente deglutibili e altamente disponibili.
Una perla apporta 2000 UI. Oppure si trova in versione liquida con 100 UI per
ogni goccia. La vitamina D contenuta è naturale e vegetale estratta dal
lichene, una delle poche fonti vegetali di vitamina D3.
Come magnesio è consigliabile, in compresse o bustine, Magnesium organic 450 di
Biodue, formulazione completa che associa magnesio bisglicinato, magnesio
pidolato, magnesio citrato, magnesio gluconato 4 Sali organici molto attivi e
biodisponibili.
Se qualcuno si domanda e la vitamina K? La risposta è si utilissimo associarla
almeno a cicli ma ne parleremo prossimamente.
Ora concentriamoci ancora su vitD.
Gli studi sono numerosissimi e le scoperte sulle sue virtù si ampliano e danno conferme.
Ci sono studi clinici che misurano l’entità dei sintomi in
relazione ai valori di vitD.
Altri studi verificano la remissione o il miglioramento dei sintomi con
l’assunzione di un’opportuna integrazione. Esempio, in merito alle forme
influenzali, e tra queste anche il covid, si riscontra che si ripetono più
frequentemente e in forma più grave in chi presenta valori più bassi di
vitamina D.
Chi ha valori alti si ammala meno e guarisce più in fretta.
I recettori per la vitD si trovano in moltissime delle nostre cellule, nel
sistema nervoso, nei muscoli, nell’apparato osteoarticolare e nei nocicettori,
cioè laddove avviene la percezione del dolore. Ecco perché è fondamentale anche
per attenuare alcune manifestazioni dolorifiche soprattutto dolori lombari, cervicali
e fibromialgici.
Diversi studi hanno dimostrato un incidenza più alta di mal di schiena cronico
e artrite, con maggiore intensità di dolore, laddove ci sono livelli più bassi.
Migliora l’idratazione della pelle e aiuta la cicatrizzazione delle ferite, anche nei soggetti diabetici che hanno più difficoltà con conseguenze anche gravi. Utilissima dopo interventi dentali. Modulando il sistema immunitario, la guarigione è più rapida perché non si incorre in infezioni e perché c’è un maggiore stimolo alla riepitelizzazione e un’azione antinfiammatoria. Molto utile quando si fanno impianti ai denti anche per la corretta mineralizzazione. Parlando di minerali e di annessi cutanei dobbiamo ricordare anche la perdita dei capelli. Non tanto quella stagionale o il normale ricambio, ma quella caduta importante che può portare alle stempiatura o a chiazze tipo alopecia che lasciano zone di testa scoperta.
La capacità di abbassare il livello di infiammazione è uno dei motivi che la rendono utile anche nel controllo del peso, soprattutto del grasso viscerale (es. la pancetta, soprattutto negli uomini). Il grasso viscerale non è solo un problema estetico ma predispone a problematiche cardiovascolari e, anche qui la vitD ha dimostrato la sua utilità.
A proposito di infiammazione di basso grado che spesso porta con sé quel senso di affaticamento, di difficoltà di ripresa e stanchezza già dalla mattina, anche in questo caso l’assunzione di vitamina D può fare la differenza.
Ovviamente non è il tonico immediato dobbiamo dare tempo per riportarci a livelli corretti come abbiamo spiegato sopra.
Per finire, tante delle situazioni che abbiamo descritto sopra,
non avendo una spiegazione, vengono attribuite all’avanzare dell’età o allo
stress, ma spesso si spiegano con un basso livello di vitD e migliorano con una
semplice integrazione.
Un’ultima nota importante, quando prenderla. Abbiamo già visto che non è una
vitamina ma un ormone.
E’ precursore di un altro ormone “famoso” per i suoi grandi benefici, cioè la
melatonina. Sappiamo che la melatonina favorisce il ritmo e la qualità del
sonno quindi meglio prenderla alla sera. E’ liposolubile, ha bisogno di olio
per essere assorbita, la preparazione lo contiene, ma è meglio assumerla con
del cibo quindi subito dopo cena la sera.
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